{"id":15,"date":"2009-06-22T20:15:12","date_gmt":"2009-06-22T18:15:12","guid":{"rendered":"http:\/\/www.ospf.it\/?p=15"},"modified":"2009-06-23T13:26:51","modified_gmt":"2009-06-23T11:26:51","slug":"ospf-area","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.ospf.it\/ospf-area\/","title":{"rendered":"Ospf Area"},"content":{"rendered":"

In OSPF \u00e8 possibile raggruppare reti contigue ed host in aree. Quando non ci sono aree configurate, tutti i router hanno una copia dello stesso link-state database quindi la stessa visione del grafo della rete. Con la suddivisione in aree, invece, ognuna di esse avr\u00e0 all\u2019interno il suo link-state database (il proprio grafo). Una versione di base dell\u2019algoritmo OSPF verr\u00e0 eseguita all\u2019interno di ogni area.
\nLa topologia dell\u2019area \u00e8 invisibile all\u2019esterno dell\u2019area stessa e nello stesso tempo i router all\u2019interno di un\u2019area non sono a conoscenza della topologia dei router esterni all\u2019area. Questo isolamento dell\u2019informazione sulla topologia di rete rende OSPF molto scalabile e permette di ridurre il traffico generato nel caso di reti di grandi dimensioni. Le aree in cui \u00e8 diviso il sistema autonomo sono collegate tra di loro da un area speciale detta backbone (area di dorsale). Essa ha il compito di distribuire le informazioni di routing tra le aree. Non \u00e8 obbligatorio che essa sia continua fisicamente, la si pu\u00f2 rendere tale attraverso link virtuali i quali faranno parte a tutti gli effetti dell\u2019area di backbone. Ad ogni area \u00e8 associato un identificativo(ID) di 32 bit. L\u2019area di backbone ha id=0.0.0.0 (L\u2019ID delle aree \u00e8 espresso usando la classica sintassi utilizzata per gli indirizzi IPv4). Nell\u2019area di backbone sono inclusi tutti i router che non appartengono a nessun altra area e quelli che appartengono a pi\u00f9 di un\u2019area (border router).
\nIl partizionamento in aree crea due tipi di routing:<\/p>\n